domenica 16 dicembre 2012

Il ritorno di Bolon Yokte


Tortuguero è un sito archeologico maya situato in Messico, nella parte meridionale dello stato del Tabasco. Presso tale sito è stato trovato Il Monumento VI dove si legge che alla fine del 13º b'ak'tun (12.19.19.17.19), corrispondente al 21/12/2012, accadrebbe qualcosa che coinvolgerebbe Bolon Yokte, una misteriosa divinità Maya, associata in genere alla guerra e alla creazione. Sfortunatamente l'iscrizione è danneggiata, suddivisa in 7 pezzi che appartengono a musei diversi, per cui non è possibile leggere alcuni glifi, in particolare quelli relativi agli avvenimenti.
La divinità Bolon Yokte
Ma chi è Bolon Yokte? 
Il dio Bolon Yokte per i Maya era simbolo di guerre e carestie: per questo motivo si è associata la data alla fine del mondo. Costui era la divinità legata alla Guerra e alla Rinascita, alla Distruzione e alla Creazione, venerata  proprio nel tempio di Tortuguero: non stupisce dunque che i fedeli e i sacerdoti ne auspicassero il ritorno tra loro. 


venerdì 14 dicembre 2012

21/12/2012

Ci stiamo avvicinando inesorabilmente alla fantomatica data, ma chi ci crede davvero alla profezia Maya?







Ovviamente nessuno, ma quello che qui mi interessa è capire il perché questa profezia sia diventato un vero e proprio fenomeno mediatico e sociale.
Già possiamo immaginare i buontemponi che a mezzanotte del 21 diranno: "Non è successo niente, alla faccia dei Maya! Che stupido chi ci credeva...", e altre odiose ovvietà. Ma non è nemmeno questo il punto. Io vi dirò che c'è gente che ha sperato nella fine del mondo, nella distruzione dell'umanità e nel caos, perché l'uomo ha anche questi desideri autodistruttivi, che lo si voglia ammettere o no.
Quindi io non mi stupirò affatto se qualcuno, all'alba del 22 Dicembre, ci scherzerà su e con una risata amara tornerà alla monotona routine della propria vita.
E allora evviva il caos! Evviva i Maya! Evviva la distruzione!
Ma vi immaginate che fortuna assistere a un simile spettacolo? Proprio noi?
Tutta questa volontà di caos e distruzione rischia però di farci perdere l'essenza dell'evento in sé: una congiunzione planetaria unica che darà inizio a una nuova Era dell'umanità.
Vista così la profezia assume un significato di rinnovamento, di opportunità e di novità tanto per il genere umano, quanto per il singolo uomo.

Concludo citando Stanisław Jerzy Lec: "Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo."


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Sulla neve sporca






C'è forse qualcosa di più candido e soffice di un fiocco di neve che cade?
E' così leggero in volo, così soffice che ti si scioglie in mano. Ma osserviamo questi fiocchi una volta caduti a terra, quando ricoprono il suolo come un enorme tappeto bianco, che ne è ora del nostro fiocco?
Massì che lo sappiamo dove è finito, signori miei; è stato fagocitato dall'enorme oceano bianco, ora non esiste più singolarmente, è solo una minuscola goccia nell'oceano.
Nell'oceano ci si può anche stare bene, è un posto tranquillo e rassicurante. Ma che succede se il nostro oceano viene schiacciato, sporcato e infangato da qualcosa di terribile?
Succede che il fango si diffonde e sporca un fiocco alla volta, fino a diventare una massa di neve sporca. A chi piace la neve sporca? A nessuno. Essa si sedimenta a terra, si attacca al catrame, rovina le strade, ghiaccia e diventa tagliente. Nessuno toccherà la neve sporca, tutti ne avranno il disgusto, forse un bambino ne lancerà un pezzo per fare un dispetto, ma questa resterà lì.
La neve infangata è l'ultima ad andarsene, si attacca alla terra fino all'ultimo, ci infastidisce con la sua sporcizia ai margini delle strade, e tuttavia nessuno se ne occupa, nessuno le da importanza.
E resisterà anche ai raggi del Sole fino all'ultimo, anche più della soffice neve bianca, ma alla fine diventerà melma anch'essa. E ne sarà contenta! Un candido soffice fiocco di neve sarà felice di essere diventato melma! Fino a che punto può marcire il mondo.
Nel fango non c'è luce né speranza alcuna; solo il gelido senso di colpa di chi è stato compromesso per sempre, il rancore per essere stati offesi senza colpa alcuna, la rabbia eterna che investe tutto e che non  troverà mai vendetta.

Vi ricorda qualcuno?